Appello dell'Accademia Teologica di Kiev ai rappresentanti delle istituzioni religiose del mondo in difesa delle Scuole Teologiche di Kiev (Lingua Italiana)
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Cari fratelli e sorelle in Cristo, Signore e signori, membri onorati della comunità religiosa e voi tutti, persone di buona volontà! Ultimamente avrete sentito parlare molto dell'Ukraina, sopratotto a causa della guerra russa contro noi ucraini. La situazione al fronte non è facile. Europei e ucraini sono uniti come mai prima d'ora nella storia del mondo. Ci sostenete enormemente con prodotti alimentari, medici, ecc., ci date i vostri soldi, ma soprattutto vi siamo infinitamente grati per la vicinanza e il cuore che mettete nelle vostre preghiere o nei vostri pensieri. Insieme proteggiamo i valori umani, non solo il commercio e il territorio. I valori umani, la cultura, la speranza per un futuro di pace sono i valori più importanti da difendere. Tanti soldieri ukraini combattono oggi perché hanno questa speranza e sanno che noi tutti pavemento Dio di darci la pace tanto attesa. Ma il 29 marzo il governo dell'Ukraina vuole strappare via questa speranza risolvendo il contratto del monastero di Kiev che ci aveva dato nel 2013 senza spiegare la ragione. In questo monastero abbiamo sempre pregato per tutti gli ucraini e per tutto il mondo. Sono l'archimandrita Filaret Voloshyn, vicerettore dell'Accademia e seminario ortodosso di Kiev, che si trova proprio in questo monastero "Laura delle grotte di Kiev", dovremo lasciare la nostra scuola teologica prima di poter terminare l'anno scolastico. La storia di queste scuole è grandissima. Negli ultimi anni abbiamo avuto anche tanti rapporti con le università italiane. Gracia alla gentilezza del Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale, personalmente ho potuto studiare la ricchezza della vostra cultura e lingua italiana in Rondine, un luogo dove non si divide l'humanitai in boni e badtivi, privilegediati e non-privilegiati e si coltiva la certezza che un mondo in pace non è un'utopia. Molti seminaristi del nostro Seminario hanno arricchito il loro bagaglio culturale non solo con la scienza cristiana ma soprattutto con il vostro esempio di amore, tolleranza e comprensione reciproca. Abbiamo buoni rapporti con il monastero di Bose che ci ha sempre dato la possibilità di arricchirci teologicamente e spiritualmente. Bose ha già reso pubblica la sua preoccupazione per questa complicata situazione. Vi ringraziamo molto per la vostra posizione fraterna. In questo momento difficile per la nostra Chiesa ucraina, in cui le nostre future scuole ortodosse sono sull'orlo di una possibile estinzione, esortiamo il nostro governo dell'Ucraina, la comunità internazionale e tutti gli uomini di buona volontà a prestare attenzione a questa situazione grave e alzare la loro voce per una grande famiglia di 200 monaci, trecento studenti, futuri preti orthodoxossi e trenta professori delle nostre scuole, che rischiano di essere cacciati fuori dalla loro casa il 29 marzo di quest'anno.
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