La Corte Suprema ha definito i criteri secondo cui l'evasione dalla mobilitazione basata sul credo religioso non è punibile dalla legge

La Corte Suprema ha definito i criteri in base ai quali l'appartenenza religiosa di una persona può costituire un motivo per non perseguirla per "evasione" durante la mobilitazione. Lo  ha riferito  sul portale "La magistratura dell'Ucraina" con riferimento alla decisione della Corte Suprema, riferisce il Dipartimento di informazione e istruzione della UOC.

"Durante l'esame del caso, il collegio dei giudici è giunto alla conclusione che  la libertà di religione ha aspetti esterni ed interni. Pertanto, quando rifiuta il servizio per motivi di coscienza, una persona deve non solo confermare l'appartenenza a un'organizzazione religiosa, ma anche dimostrare la presenza di credenze religiose", si legge nel messaggio.

Si noti che una persona non sarà responsabile per la renitenza alla leva se conferma:

  • appartenenti ad organizzazioni religiose operanti secondo la normativa vigente, il cui credo vieta l'uso delle armi;
  • la sincerità delle convinzioni di convinzione non solo nelle parole, ma anche nelle azioni coerenti.

Al momento il testo integrale della decisione e altri dettagli del caso non sono stati pubblicati, quindi non si sa esattamente quali argomenti riguardanti le convinzioni religiose la corte riterrà valide.

 https://news.church.ua/2024/05/08/verxovnij-sud-viznachiv-kriteriji-koli-uxilennya-vid-mobilizaciji-za-religijnimi-perekonannyami-ne-karajetsya-zakonom/#2024-05-09

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